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Scenari standard STS-01 STS-02 e IT-STS-01 IT-STS-02

enac scenari standard europei droni

Scenari standard STS-01 STS-02 e operatività con droni

Non tutte le operazioni con i droni sono caratterizzate dallo setsso livello di rischio, come ben identificato dalla normativa europea sui droni. Infatti per le operazioni svolte con i droni più pesanti, o per le operazioni che si svolgono in ambito urbano, è infatti asscociato un livello di rischio maggiore.

Per ogni missione  di volo col drone, in relazione sia all’ambito di svolgimento, che al peso dell’UAS utilizzato, dovrebbe infatti essere svolta un’analisi dei rischi, volta sia a identificare gli aspetti potenzialmente pericolosi (rischi), che a definire le mitigazioni idonee ad evitarli o a ridurli.

Nell’ambito della categoria Specifica (Specific), al fine quindi di semplificare l’operatività con i droni, a livello europeo, sono stati definiti due scenari standard, STS-01 (volo in ambito urbano in VLOS) e STS-02 (volo in scenario extraurbano, BVLOS), dove un operatore-pilota UAS, può operare senza dover effettuare l’analisi dei rischi, purché l’operatività (il volo), ricada in quanto definito e previsto da uno dei due scenari.

In pratica, gli scenari standard STS-01 STS-02 definiti da EASA, sono delle semplificazioni operative per i piloti di droni che devono eseguire voli sia in scenari urbani che in quelli extraurbani.

Scenari standard STS-01

Lo scenario standard STS-01 introdotto dalla modifica dal Regolamento d’Esecuzione (UE) 2020/639, è definito come:

Lo scenario standard 1 STS-01, comprende le operazioni effettuate entro la distanza di visibilità VLOS, ad un’altezza massima di 120 m al di sopra di un’area di terra controllata in un ambiente popolato, utilizzando un UAS di classe CE C5″. (Testo estratto da Regolamento d’Esecuzione (UE) 2020/639)

Come ben evidente, lo scenario standard introduce una nuova classe la CE C5 per i droni. Inoltre è importante sottolineare che un drone di classe C5 potrà essere ottenuto anche tramite “un kit” da applicare ad un drone di classe C3. Il kit a cui si fa rifermento è il sistema di identificazione diretta (transponder).

La classe C5, permette quindi la possibilità di sorvolare un’aera urbana popolata, purché il pilota sia in possesso dell’attestato pilota categoria A2 (patentino droni), oltre al fatto che il sia dotato del sistema di identificazione remota diretta (aspetto questo ancora in fase di attuazione).

Inoltre, la classe C5 introduce anche limiti ben definiti per l’area di buffer contro i rischi a terra, ovvero:

area buffer scenario sts 01
Area buffer scenario sts 01 – Fonte Regolamento d’Esecuzione (UE) 2020/639

Scenari standard STS-02

Lo scenario standard STS-02, introdotto dalla modifica dal Regolamento d’Esecuzione (UE) 2020/639, è definito come:

Lo scenario standard 2  STS-02 comprende le operazioni che potrebbero essere effettuate oltre la distanza di visibilità BVLOS, con l’aeromobile senza equipaggio a una distanza non superiore a 2 km dal pilota remoto e in presenza di osservatori dello spazio aereo, a un’altezza massima di 120 m al di sopra di un’area di terra controllata in un ambiente scarsamente popolato e utilizzando un UAS di classe CE C6″. (Testo estratto da Regolamento d’Esecuzione (UE) 2020/639).

area buffer scenario sts 02
Area buffer scenario sts 02 – Fonte Regolamento d’Esecuzione (UE) 2020/639

Anche questo scenario standard introduce una nuova classe; la CE C6. Inoltre è importante sottolineare che un drone di classe C6, dovrà avere un dispositivo per la terminazione del volo. In assenza di un osservatore dello spazio aereo, la distanza massima raggiungibile sarà limitata a 1 km. Il pilota ovviamente dovrà essere in possesso dell’attestato pilota categoria A2.

Per quanto riguarda i PDRA invece, come intuibile dalla dicitura, sono dei
SORA precompilati che permettono all’operatore, nel caso in cui l’operazione
rientri all’interno delle condizioni riportate nei documenti, di non dover
effettuare l’intera procedura di valutazione del rischio, potendo così ottenere
più velocemente l’autorizzazione.

Scenari standard IT-STS-01 e IT-STS-02

In linea con il Regolamento d’Esecuzione (UE) 2020/639, l’ENAC ha definito gli scenari standard IT-STS-01 e IT-STS-02, per le operazioni in VLOS, e nove PDRA (Pre Defined Risk Assessment), ovvero scenari a rischio predeterminato, per lo svolgimento delle operazioni in BVLOS.

Scenari IT-STS-01 e IT-STS-02

Gli scenari IT-STS-01 e IT-STS-02 si riferiscono rispettivamente all’operatività con drone in ambito urbano e non urbano in modalità di volo VLOS, e contengono, i requisititi del drone, quelli relativi all’operatività e quelli relative alle competenze richieste del pilota.

I contenuti dettagliati sono disponili per il download ai seguenti link:

Per lo svolgimento di operazioni do volo negli scenari standard IT-STS-01 e IT-STS-02, l’operatore-pilota UAS deve effettuare l’upload delle relative dichiarazioni sul portale d-flight (il che implica la registrazione sullo stesso come operatore dopo essersi registrati come operatore Pro – abbonamento annuale costo 24,00 euro). In relazione a eventuali variazioni estemporanee, sulle tariffe è comunque buona norma verificare sul portale dell’ENAC, a questo link, l’importo dovuto per la sottomissione della dichiarazione.

Pre Defined Risk Assessment – PDRA

In aggiunta agli scenari IT-STS-01 e IT-STS-02, come anticipato sopra, l’ ENAC ha definito nove diversi scenari per le operazioni in BVLOS, con rischio pre-definito.

Di seguito i link di riferimento dal sito ENAC:

In aggiunta ENAC ha anche definito una check list relativa ai PDRA IT-PDRA-Generic Checklist da sottoporre alla stessa ENAC per l’autorizzazione in uno degli scenari di cui sopra, e un manuale operativo di riferimento per queste operazioni Operational Manual Template.

Condizioni per operatività PDRA

L’operatività con drone in modalità BVLOS, in base al PDRA, deve soddisfare i seguenti requisiti:

  • distanza massima del drone dal pilota 2 Km,
  • notifica NOTAM o in alternativa senza NOTAM con ausilio osservatore (vedi articolo del Blog “Osservatore UAS (APR)“),
  • variazione di 15 m in altezza rispetto a possibile ostacolo ma < 120 m.,
  • non sorvolo persone non coinvolte.

Disponibili tre opzioni operative:

  • area non popolata,
  • area controllata in ambiente urbano,
  • area urbana.

Di seguito il link alle linee guida di ENAC LG 2020/001-NAV Ed. 1-30/09/20.

Il flow-chart per richiedere l’autorizzazione ad ENAC in ambisto scenari standard ed operare in ambito PDRA è il seguente:

Scenari Standard Flowchart
Flow Chart Autorizzazione PDRA ENAC – Copyright 4mydrone/Drone Edu

Formazione pilota UAS – eBook

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Crediti: L’immagine di copertina è tratta da pixabay.com, libera per usi commerciali, senza richiesta di attribuzione, così come l’icona del pilota presente nel flow-chart. Gli autori sono rispettivamente: Jan Alexander e OpenClipart-Vectors. Il flow-chart riportato relativo al processo autorizzativo per gli scenari standard nel post è stato realizzato da 4mydrone-Drone Edu. Le immagini di copertina degli eBook presentati nel post sono state realizzate da Drone Edu.